Eidos

La parola Eidos usata da Platone per definire l’idea, significa soprattutto forma, aspetto, figura. Le idee secondo Platone sono il fondamento della realtà e al tempo stesso la causa che ci permette di pensare e conoscere il mondo. Nel corso dei secoli il concetto di idea è diventato sempre più riferibile a una rappresentazione della mente. Tuttavia è proprio dall’idea che nasce la consapevolezza del vedere, la determinazione di conoscere e approfondire. In questo corso lavoreremo proprio sul concetto di idea come consapevolezza, come ricerca di una visione originale, diversa, che non segua mode ma venga da dentro, dall’essere che si mette alla prova. Il passo successivo sarà quello di decidere che forma visiva dare a questa idea e procedere eventualmente con la produzione.

Spesso si pensa che per raccontare storie sia necessario andare in luoghi esotici, affrontare il pericolo o cercare la news. Indipendentemente dall’attitudine e dal linguaggio che si vuole usare in fotografia, l’ideazione di una storia è un processo semplice che deriva da un’osservazione profonda, quasi mistica della realtà, dove il proprio vissuto è un elemento fondamentale ma non unico. Trovare idee è in definitiva un processo che porta fuori dagli schemi che spesso ci impone l’esperienza di vita e il modo di vedere e di giudicare la realtà che questa ci impone. Andare contro le regole, imporsi una visione che vada in direzione contraria rispetto a quella solita, andare oltre l’ovvio per cercare il profondo, sottrarre invece che aggiungere, avere capacità di sintesi, usare il cuore più che la ragione. Questi saranno gli obiettivi a cui lavoreremo in questo corso e che poi trasferiremo in immagini.

Da anni, come autore, sono alla ricerca di nuovi linguaggi, di sfide. L’utilizzo di immagini vernacolari, l’uso simbiotico di testi, immagini e grafica come elementi di racconto, la limitazione come stimolo creativo, l’uso di situazioni “site specific” per raccontare e porre questioni di carattere universale. Tutte queste esperienze, saranno riportate e condivise nel corso per aiutare ciascun partecipante a rendere l’atto creativo e ideativo spontaneo e gioioso. Numerosi saranno gli esercizi e i riferimenti ad autori come Sandro Munari, Gianni Rodari, Italo Calvino, nonché autori del mondo della fotografia, della grafica e del design. Il risultato finale dovrà essere l’atto creativo come gioco, come sfida nel porre in relazione tra di loro opposti, nel superare i limiti della logica e dello scontato, per dirigersi sempre verso l’inaspettato, il fantastico, la fantasia e l’immaginazione.

Giorgio Gaber cantava “Se potessi mangiare un’idea, avrei fatto la mia rivoluzione…”. Non garantisco pranzi di idee, ma sicuramente una rivoluzione nel vedere.

Door vanta una estesa lista di collaborazioni conseguite negli anni con tantissimi professionisti della fotografia: J Carrier, Ricardo Cases, David Campany, Federico Clavarino, Adam Broomberg, Nicolò De Giorgis, Joan Fontcuberta, Jason Fulford, Julian Germain, George Giorgiou, Hans Gremmen, Erik Kessels, Martin Kollar, Anouk Kruitof, Jeffrey Ladd, Rafal Milach and Anja Nalecka Oscar Monzon, Ed Panar, Max Pinckers, Aleix Plademunt, Gregoire Pujade-Lauraine, Peter Puklus, Lua Ribeira, Sophie Ristelhueber, Oliver Sieber, Katja Stuke, Miguel Angel Tornero, Bertien Van Manen, Vanessa Winship e Antonio Xoubanova, David Jimenez.

È giunto il momento di mettere a disposizione questo incredibile bagaglio di esperienze didattiche e collaborative in una forma diversa.

 

Durata del Corso: 6 mesi, 2 incontri al mese di 2 ore on line, un incontro in presenza in data da stabilire alla fine del corso.

Costo: 800 euro, 200 euro di iscrizione e tre rate bimestrali da 200 euro o pagamento in un’unica soluzione.

Inizio del corso: 1 Dicembre

 

Per info e iscrizioni: info@doitoriginalorrenounce.it (e in copia a doitoriginalorrenounce@gmail.com)


Dicono di me:

“Quando ho cominciato ad interessarmi alla fotografia, la mia conoscenza era molto limitata e per lo piu’ basata su quello che vedevo pubblicato da giornali e premi. Massimo mi ha aiutato a conoscere nuovi approcci e linguaggi che mi hanno permesso di fondare le basi per costruire la mia fotografia. “

(Lorenzo Meloni, Magnum Photos)

“Continua fonte di stimoli visivi e di idee. Mi ha insegnato a cercare sempre un punto di vista originale. In poco tempo ha cambiato il mio modo di pensare la fotografia.”

(Andrea Alessandrini, autore selezionato per il Mack First book Award)

“Massimo, mi ha seguito per un anno come docente alla Scuola Romana di Fotografia. É stato un insegnante generoso e appassionato che ha sostenuto il mio lavoro dentro e fuori dalla scuola”

(Alessandro Imbriaco, Agenzia Contrasto)